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27 maggio 2018, domenica

Sono in giro da ieri mattina, alle 4,30 sono partito da casa con auto e carrello, qualche sosta tecnica "obbligata" e qualche ora di sonno: mi sono fermato per non rischiare un coccolone poco oltre Amburgo a un centinaio di km. dal confine danese.
Ho dormito fino alle 3 poi via per essere al camping a Frederikshavn alle 8, ci sono arrivato puntuale ma questo anno aprono l' ufficio alle 9. 
Potevo dormire un' oretta in più, pazienza, ho iniziato ad organizzare quel po' di cose che dovevo portarmi dietro.

E' una giornata splendida qui nel Setesdal, avrei gradito un po’ meno caldo ma niente umidità per cui l' ho sopportato bene.
Mi sono imbarcato per un pelo a Hirtshals alle 11:45 e alle 14:30 da Kristiansand ho iniziato a risalire la vallata dell' Otra tramite la RV9, strada che amo particolarmente.
La scoprii nei primi anni 80, da allora l' ho vista cambiare da stradina impervia a stradona con curve ampie e pendenze addolcite, ma i luoghi che attraversa e la sensazione di pace che trasmette percorrendola restano intatti.

Ero qui a metà settembre con Giovanna per un mordi e fuggi di un fine settimana, col GSsino.


Arrivato ad Haukeli mi è sembrato di tornare agli anni 80: piccolo camping vuoto, in bella mostra le chiavi di alcuni hytter pronti per essere utilizzati; scegli il tuo hytte, usalo, lascialo in ordine e pulito e metti chiave e soldi dentro la cassetta della posta prima di ripartire.





Ho scelto il più economico, 4 letti a castello 2+2: NOK 300, circa 31 euro.
Non avessi avuto la necessità di riposare bene dopo l’'autostrada di ieri e di stamattina avrei aperto la tenda: NOK 12,5.

Prima di partire avevo fatto buoni propositi: rispetto totale dei limiti di velocità.
Per i primi 10 km tutto ok, poi ho ripreso le mie vecchie abitudini: non è possibile resistere con queste strade. 
E’ che sto scaldabagno è una bestia tentatrice.
Credo che se San Cristoforo in un giorno che non lavora risalisse la RV9 in moto farebbe lo stesso, non resisterebbe.
Salvo poi pentirsi …dopo, ma il suo Titolare è comprensivo.
Domani vedo dove andare, comunque a nord.
Percorso odierno
28 maggio 2018, lunedì

Stamattina alle 7 ero già operativo.
E ho finito alle 19, solo un'ora di sosta per aspettare il traghetto Utne-Kvanndal, dato che la strada diretta col nuovo ponte terminato qualche anno fa era chiusa.
Ho iniziato salendo da Haukeli verso i tunnel in direzione Odda.
Laghetti ancora gelati, un tratto magnifico.

Latefoss, poco a sud di Odda
Utne dal traghetto per Kinsarvik

Poi appunto Utne, Voss, e ho risalito la 55 (1434 il punto più alto) arrivando da Ovre Ardal attraverso una strada a pedaggio (serve la VISA o equivalenti) magnifica, che porta sulla 55 a Turtagro e poi a Lom.

La feci in senso inverso nel 2014 con la Basic e Oscar, c'era molta più neve, oggi mi ha colpito meno, pur nella sua bellezza.
La sbarra si apre solo con una VISA o similari

Da Lom ho guadagnato la E6 attraverso quella che un tempo era una strada sterrata strettissima e ora è una strada asfaltata, fra Otta e Dombas, ho superato Dombas e ho fatto a spron battuto il tratto in quota fino a 10 km da Oppdal, fermandomi in un piccolo camping lungo il fiume.

Il mio piccolo hytte è in riva al rumoroso fiume, ho speso 320 + 20 per la doccia (10 Nok per 5 minuti, appena insaponato devo mettere un'altra moneta, è la regola).


Oggi ci ho dato giù di brutto, Integra se l' è goduta. 
Qui non ci sono renne, per cui ho fatto lunghi tratti sui 120 (come loro in auto, del resto), gli autotreni vanno regolarmente sui 100.
Importante è rispettare i limiti vicino e dentro i centri abitati, per il resto vi dirò.
Ma intanto la cosa giusta è: dai de gas, io eseguo ligio al dovere.

Nei progetti avrei dovuto girare dopo Dombas verso Roros per poi risalire la E45 in Svezia verso nord, ma Integra ha insistito per tirar dritto.
Sfatiamo la storia della benzina norvegese cara: oggi 16,09 Nok al litro, come dire €€ 1,65 o giù di lì.
Anche far la spesa siamo lì con Bologna.
Stando un po' attento a prendere Hytter economici, senza servizi, in definitiva va poi bene così.
Quello di oggi ha pure la cucina con acqua corrente, ma un solo letto e non ha i servizi.
Devo trovare una connessione wi-fi, sto andando col telefono come Hot Spot e temo di esaurire il traffico (non so quanto ne ho), ma prima o poi troverò una connessione decente.

Percorso Odierno
29 maggio 2018, martedì

Stamattina era estate, sole splendido, temperatura gradevole, poi nel giro di un centinaio di km è tornato l’inverno, anche a detta del gestore del camping a Bjerka, una quindicina di km. a sud di Mo I Rana. Ho subito acceso la stufa.
Mattinata ricca di cantieri, da Oppdal a Trondheim, dove stanno rivoluzionando l' ’accesso alla città da sud. 
Questi qui lavorano sul serio e veloci, e zero non-norvegesi.
E non ho fatto un attimo di coda, certo ho dovuto andare a rilento. 
Poi traffico fino a Stejnkier, poi di colpo la maggior parte è sparita e finalmente il bicilindrico ha respirato a pieni polmoni.
A Namsskogan è iniziato a rinfrescare, poi un po' di pioggia, poca roba.


Fossi stato in auto mi sarei preoccupato per i pedaggi: sulla E6 ho incontrato due rilevatori di passaggio per l’' addebito automatico, una 40ina di corone per volta.
Le moto gratis, anche gli scaldabagno.

Benzina oggi a 15,28, costa meno che da noi ovunque.

La mia gomma anteriore fa l'effetto che può fare al mattino una signora che normalmente si trucca con cura: fa paura. 
E' da un po’ che la osservo, la vedo calare ogni volta che mi fermo.
La posteriore invece è come una ragazza bella, bella in ogni caso.
Si vedrà.

Qui a Bjerka c’è un bel camping che conoscevo da tempo, un Hytter senza servizi con 4 letti 400 Nok. 
Non male come pulizia. Anche i servizi comuni sono ben tenuti.

Resta sempre meno della E6 che tanto mi ha fatto divertire in questi anni, oggi una quarantina di km in zona Nammskogan, ormai è sempre più una superstrada, comoda ma meno divertente.
Anche qui cantieri, stanno stravolgendo tutto, un po’' dispiace, ma si deve andare avanti.

Quando venni per la prima volta negli anni 70 era un massacro ovunque.
Ben presto hanno aggiustato, veloci.
Poi di seguito hanno sempre migliorato, senza sosta.
Poi hanno rifatto, cambiando completamente il Paese.

Ho incontrato parecchie Tesla e ho visto molte colonnette marcate Tesla, fanno sul serio anche questo.

Da qui a NordKapp a occhio saranno 1.200 o poco più, potrei arrivarci in teoria domani l'altro nel pomeriggio, devo decidere, dipenderà dalla stagione.
Perché se è bello potrei preferire le Lofoten e la 17.
Sentirò che dice Integra, è la sua prima volta e può darsi che voglia andare chissà dove, magari a Vardo dove pensavo di andare.
Percorso odierno
30 maggio 2018, mercoledì

Stamattina ho indossato la divisa da inverno (intimo tecnico in due pezzi della Salewa) e sopra quella da pioggia.
Che è servita solo a tenermi bello caldino perchè dopo un'oretta di grigio scuro è venuto fuori un bel sole che è tutt'ora lì fuori.
Guanti invernali (BMW, ne ho anche un paio della Tucano per il freddo vero), manopole a 3 su 5, la mia temperatura e situazione ideale (Integra non ha il termometro, oppure se ce l'ha non l'ho trovato, il display è troppo difficile da gestire per un pigro come me, non me ne può fregare di più; non ho neppur messo l'orologio sull'ora estiva: così va già bene a ottobre).

A Mo I Rana avevo ancora benzina per arrivare a un distributore che ho sempre visto, un po' più avanti, ma stamattina non c'era più: stanno rifacendo tutta la strada, un cantiere di 50 km, comunque ho sperato di essermi confuso e ho fatto una decina di km.
Poi indietro tutta, insomma per fare il pieno ho aggiunto 35 km fra indietro e avanti.
Un nuovo distributore era 2 km dopo il punto di inversione, ci avrei giurato, ma queste fesserie fanno bene, la prossima volta faccio benzina quando è logico farla.

Insomma se farete la E6 da Mo I Rana verso il Circolo Polare il prossimo anno fate come foste in autostrada, e giù pedaggio (ma per le moto no).
Pensavo a questo oggi: tutto bello, tutto ipermoderno, sti norvegesi hanno due gran palle, si va che è una meraviglia, il progresso non si può fermare (solo da noi succede, e non solo in fatto di strade).
Ma uno che ha viaggiato qui negli anni 80 un po' di nostalgia delle difficoltà di allora ce l'ha per forza.
Con questo una bella strada è pur sempre gradita, insomma mi piace ora come allora questa Norvegia, anzi questa Scandinavia.

Al Circolo Polare non c'era né un cane né una moto, solo il mio Scaldabagno, ho preso un bel caffè lungo e un dolcetto dei loro, buono.


Poi giù, stanno lavorando pure qui, insomma che palle sti cantieri.

Arrivato a Bognes c'erano due navi con la bocca aperta: la mia con la sbarra mezza chiusa e nessuno nel piazzale, l'altra già mezza piena, pronta a salpare: ma che ci fanno quelle 4 auto, perché non salgono?
Mi infilo io, vuoi vedere che è nella parte di Lodingen ma va a Skardberget dove voglio andare io?
Bè, piuttosto che star li in attesa mal che vada vado alle Lofoten.


Invece no, era la mia, che culata, ero certo di dover star lì a bighellonare almeno un'ora.
A Narvik stanno per inaugurare un ponte che farà risparmiare una ventina di km di giro del fiordo, l'avevo visto in costruzione nel 2016 (ero in auto).

Insomma, qui tutto cambia da un anno all'altro.
Ci sono dei pedaggi, ma sono temporanei e spariranno, come successo per il tunnel di Mageroya.
Ricordo bene che quando da noi fecero la A1 nel 58 promisero la stessa cosa, c'era la DC (con dietro un po' nascosto il PCI, che era poi quello che comandava al 99%).
Ora hanno cambiato nome ma se possibile fanno più schifo di allora, tutti indistintamente.



Mi son detto: già che non sono stanco tiro fino a NordSkjobontn (o come cavolo si scrive) così faccio il pieno e mi fermo in campeggio.
La benzina ok, il camping è chiuso, l'unico albergo è pieno.
Va bè, vado a Skibotn, là c'è un bel camping, 50 km circa, e parto.
Ma dopo poco un cartello: Hotel a 8 km.

Sono in albergo con Integra sotto alla finestra.

Dire che si farà domani non mi piace perché non lo so neppur io, per cui si vedrà, ora mi devo lavare poi vedo di mangiar qualcosa.
Ma credo che a quest'ora mi dovrò accontentare dei miei formaggini da viaggio.



Percorso odierno
31 maggio 2018, giovedì

Ancora sole stamattina.

Arrivato al bivio in cui E6 ed E8 si separano, poco prima di Skibotn, la E6 continua dritta verso nord, la E8 va in Finlandia verso sud-est, ho tirato dritto: con una giornata così non risalire il Lyngen Fjord è un' occasione buttata.
Ancora cantieri, una mezz’oretta passata in attesa per i sensi unici alternati.

Avevo dietro una bella ragazza norvegese, in auto.
Ha passato il tempo facendosi il filo interdentale e spazzolandosi i denti con un prodotto sbiancante, poi è uscita dall' auto per sputacchiare l' intruglio e ho potuto notare che non solo il viso era una bellezza, una vera puledra, scattante e decisa.

Giovanna avrebbe detto: ma se potrebbe essere tua nipote, cosa guardi come un allocco?
Che male c’è?
Mica sto a guardare una bruttona.

Lungo il fiordo quattro francesi mi hanno superato, tutti su maxi-enduro, un piacere sentire il vocione della ADV LC che accelera.
Ma quando le moto saranno elettriche e mute sarà triste o no? 
Problema vostro, non certo mio, avrò già smesso.

Poi li ho raggiunti in prossimità del Kvaenags Fjellet, oltre 200 metri sul mare blu intenso, dove c’è l' albergo Gildetun, posto che non manco mai di rivedere per fare qualche foto.
Li ho superati di prepotenza per poterli indurre a voltare per salire al Gildetun, e così hanno fatto.
Come è facile in moto incontrarsi per pochi minuti e riuscire a chiacchierare come se già ci si conoscesse.

Poi le prime renne, molte ancora col manto bianco.
Vedendo le renne mi sono ricordato che ieri non ho scritto dell' incontro con una coppia di alci, maschio grosso e femmina piccoletta, una ventina di km prima del traghetto di Bognes.
Li ho visti uscendo da una curva, ho rallentato e mi sono fermato a una decina di metri.
Mi hanno guardato appena, come che non ci fossi.
Al primo movimento per prendere il telefono per fotografarli via, sono spariti nel bosco.
Sul momento ho imprecato, ma in seguito ho realizzato che se avessi perduto qualche minuto per fotografarli avrei mancato l' imbarco.

Superata Alta, dove mi fermo d' abitudine a fare la spesa per la cena della sera, ho fatto di gran carriera l' altopiano fino a raggiungere il bivio per Hammerfest, ma ho mantenuto la E6 girando a destra, poi ho preso la E69 e mi sono fermato a Repvag per prendere un bungalow.
Speravo tanto che il campeggino dove ci fermavamo con i bimbi e il camper avesse ripreso l' attività dopo qualche anno di fermo e così è stato, una nuova gestione, qualche lavoro di risanamento, 550 Nok per un bungalow senza servizi. 

L' ’ultima volta che dormii qui in moto risale alla XJ 900, anni 80.
Poi in seguito, essendo chiuso il camping, ho dormito più volte in un Hotel qui a due passi.
Ma l' albergo è troppo caro, ieri sera 1.390 Nok, ma colazione inclusa.
Infatti ho mangiato forse più per tre che per due.

Ho preso la chiave del bungalow e via verso NordKapp, dove sono arrivato verso le 18 accompagnato da qualche goccia di pioggia.


 Un ricordo del 2014 in compagnia di un amico che non c'è più

Il tempo di scattare una foto restando a cavallo della moto e via indietro, subito la pioggia si è rinforzata, avere già la casa è piacevole arrivando sotto la pioggia.



Da quasi trent'anni non entro più nel piazzale a NordKapp se sono in solitaria; se invece sono in compagnia tutto normale.
Devo mantener fede a una promessa che feci in un momento di difese abbassate a Giovanna: mai più "a" CapoNord da solo. Ebbi l'accortezza di puntualizzare "a", per cui da allora, come oggi, solo "vicino a", che è ben diverso da "a".
Oggi ho tenuto una decina di metri fra la mia Integra e il casello: la promessa è onorata.

Stufa elettrica al massimo, pasta con olio e parmigiano, formaggio Norvegia (ottimo).
Manca solo il wi-fi, devo usare con parsimonia il telefono come hot spot.

Passando da Alta ho visto la strada che porta a Kautokeino, sono tentato di farla domani riscendendo ad Alta, ma questo vorrebbe dire iniziare il ritorno escludendo Vardo: se piove come sta piovendo ora forse deciderò così.
Vardo la vidi una trentina d’anni fa, tralasciarla potrebbe significare un nuovo viaggio, buona idea, comunque decido domani.

La strada Alta-Kautokeino l' ho in mente da quando anni fa conobbi uno svizzero che aveva percorso la vecchia strada, in disuso da anni, con una Guzzi V65 versione enduro, anni 80, e aveva pubblicato un libro che mi spedì.
L' anno successivo trovai la strada lato Kautokeino ma sapevo già che da solo non avrei nemmeno tentato, troppo impegnativa per le mie capacità.
Ho sempre raggiunto Kautokeino passando da Karasiok tramite la 92, che in vicinanza di Kautokeino termina appunto sulla strada che voglio percorrere.

La strada percorsa da Frederikshavn a NordKapp è km. 2720.
La prima acqua stasera, lo sapevo che non avrei dovuto pulire la visiera del casco, stamattina. 

Percorso odierno
1 giugno 2018, venerdì

ieri sera sono andato a letto che pioveva abbondante, stamattina alle 5 il sole mi ha svegliato, una luce stupenda.
Alle 7 ho chiamato Giovanna, già seduto sulla moto.
"Perché non torni? E a Vardo ci vengo anch'io? Tanto lo so che hai già voglia di tornare".
Ho risposto con un mugugno incomprensibile ma non ha ribattuto.
C'era un vento a raffiche e nuvoloni spaventosi con un bel sole.

Nel tratto Repvag-Olderfiord ho visto almeno 10 diversi arcobaleni, vicinissimi e di durata brevissima.
Uno spettacolo che da solo vale il viaggio.

Arrivato alla E6, a sinistra Vardo, a destra Alta-Kautokeino; ho girato a destra (aveva ragione lei, ne ho voglia di tornare a casa ma con lei ho poi detto che dovevo assolutamente fare la Alta-Kautokeino e a questo punto sono entrato in Finlandia, poi in Svezia a Karesuando e ho tirato fino a 20 km da Gallivare dove ho trovato un camping chiuso, ma la graziosa ragazza che mi ha comunque accettato come ospite ha detto che i bungalow non sono pronti e mi ha appioppato una bella stanza da 1000 SEK.
Poi si è intenerita e mi ha fatto 840, brava Martina, bellina e simpatica.

Dopo un po' è arrivata con due pastine e una bottiglia d'acqua, poi non sapeva far funzionare il coso per pagare con la carta, allora le ho proposto di fare un bonifico purché mi desse l'accesso alla rete protetta e non a quella aperta. Subito mi ha dato la PW.
Ma non aveva l'IBAN, insomma appena arriverà la collega me lo manda via mail e io prima di partire faccio il bonifico.
Si è scusata mille volte, le ho detto che mi ha fatto piacere stare in sua compagnia e che non mi lamenterò con la capa (è stata appena assunta). 
Mi ha detto che le piace la pasta, la pizza, che è stata a Napoli e a Roma, una vera chiacchierina.
Fosse stata vecchia e bruttona l'avrei zittita prima, ma come si fa a zittire una Martina bellina?

Ho trovato un segnale E45 fin da Alta, poi nel tratto finlandese, poi da Karesuando ma qui c'è da anni, prima si chiamava semplicemente strada 45 (in Svezia).
Bella strada ma le renne sono di casa, domani dopo Jokkomok vedrò se ritrovo il punto dell'incidente del 2011.

Integra si comporta molto bene, di colpo la situazione gambe è migliorata un sacco, l'uomo si sa adattare a tutto pur di fare ciò che gli piace fare.
E non consuma una mazza, non ho tenuto conti, non mi va di perder tempo, leggerò il consumo medio all'arrivo, non sarà esatto ma un'idea l'avrò.

In Norvegia benzina in media a 16 NOK o poco più.
In Finlandia l'ho pagata € 1,599 €.
Domani vedo il prezzo in Svezia, pare che la benzina più cara sia sempre la nostra.

Prima di trovare da dormire ho provato a Vittangi, dove c'è un bel camping, ma al telefono una vocina mi ha detto che non poteva aiutarmi e ha messo giù. 
L'albergo in paese faceva paura fuori e sono uscite tre facce da terrore, ho aperto il gas in S3.
A Svappavaara (più o meno è scritto così) l'uomo che mi ha risposto mi ha detto che le sue camere VIP (?) vanno prenotate via Booking.com, poi sono arrivato qui a Lapaesuando, sulla riva del fiume Kalix, alle 18 circa.
E ho trovato Martina, finalmente una persona gentile. E pure bellina. 

Non faccio conti su distanze e tempi, ma ormai tengo direzione sud e mi imbarco a Göteborg con la prima nave che trovo.
Ho pagato il camping a Frederikshavn con tariffa piena e non come deposito auto e carrello per poter avere a disposizione la chiave magnetica per poter accedere ai bagni, cosicché non devo aspettare che apra l'ufficio.
Mi è costato circa 140 euri per 10 notti ma una bella doccia e un bagno al momento giusto valgono la spesa, un calcio al risparmio a tutti i costi.
E posso ripartire verso casa all'ora che mi fa comodo.

Percorso odierno
2 giugno 2018, sabato

Anche stamattina un bel sole, mi sono un po' alleggerito, via la roba da pioggia e ho rimesso i guanti mezza stagione, ma poi ho acceso le manopole riscaldate.
Non una nuvola in tutto il giorno.
Sono ad Hammerdal, conosco il camping e so che fanno prezzi accettabili: 650 sek per un bungalow con servizi e doccia, tradotti prontamente da Maestro (il mio bancomat funziona anche come carta Maestro) in € 63,13. 
Preferisco usare il bancomat che preleva dal conto subito alla Visa che lo fa a metà mese tutto in una volta per tutto il mese.
La benzina in Svezia da 15,70 a 16,16 sek.

Ho svegliato Giovanna alle 6,50 e alle 7 ero già in viaggio.
Passato Jokkomok e il Circolo Polare mi sono ritrovato un cantiere di 20 km., tratti lunghi in terra battuta e ghiaione, in certe zone piuttosto spesso, una buona decina di centimetri.
Subito dopo è cominciato uno sbattimento dietro e ho subito capito: il parafango posteriore che avevo montato io ha perso le viti di un lato.
Infatti, a sinistra.
W le fascette di plastica, tutto sistemato in pochi minuti e ancora tutto ok stasera, solo che avevo lubrificato la catena ieri sera.
Mani nere da schifo e appiccicose.
Ma avevo le salviette umide d'emergenza, tutto ok.


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Annotazioni molto poco serie per viaggiatori duri e puri, brutti sporchi e cattivi
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Tornando ai cantieri con i ghiaioni, per scaricare un po' l'anteriore ho usato il cambio in modalità manuale per poter tenere la moto in tiro con la marcia bassa che mi andava di usare: molto divertente, l'avevo sottovalutato l'uso manuale.

La giornata è trascorsa serenamente, una sosta ogni due ore, la spesa, il pranzo a bordo strada, un sacco di renne a branchi di 20 per volta, una lepre elegante e uno scoiattolo sprint.



Scene di un pranzo a bordo strada
Tre olandesi più veloci di me mi hanno superato tre o quattro volte, andare regolari evidentemente paga, sono arrivati qui un'ora dopo di me e hanno piazzato 3 tende: dei duri veri, mi piacerebbe chiedergli che dotazione di sopravvivenza hanno ma non posso perché mi vergognerei a dirgli che io ho 5 fascette (anzi 4 perché una l'ho usata) e il telefono (oltre a girare con uno scaldabagno per di più col cambio automatico, roba da femminucce o da pensionati).

La Svezia mi sta molto divertendo, più che in passato, non vedo l'ora che sia domani per continuare a girare.

Quanto a Integra le gomme sono ok, solo un po' spiattellata la posteriore, ma tanto le cambierò presto.
La moto nel complesso è ottima, se solo avessi 10 centimetri di meno di gambe sarebbe perfetta (ma poi cadrei di lato perché non toccherei terra, dunque va bene così).
Sto viaggiando costantemente fra 100 e 115 (limite 100), da 3000 a 3500 giri, con la visiera chiusa il rumore è quasi inesistente, o mi ci sono abituato.
Percorso odierno
3 giugno 2018, domenica

Anche oggi sole pieno, fresco al mattino, torrido di colpo passato Ostersund.
Ho dovuto togliermi tutto quello che avevo di invernale. 
Ma il mio formaggio Norvegia ha sofferto, ho dovuto mangiarlo al volo per non farlo soffrire di più.

Giornata tranquilla, ho macinato un po' di chilometri, sono ora in una cittadina che si chiama Tosse (con due punti sulla o), ho trovato una bella camera in una casa indipendente dal ristorante dove mi sono rivolto.
Ho a disposizione una magnifica cucina in comune con gli ospiti delle altre camere, ma per ora ci sono solo io.
Integra dorme in giardino, ho finalmente un wi-fi che funziona bene.
La signora del ristorante mi ha già messo in frigo la colazione di domattina, tanta roba che mi basta anche per cenare stasera.
Per il tutto 74 euri.




Se il caldo non mi avesse un po' stancato avrei proseguito per traghettare stasera, ma non ricordando gli orari non ho voluto rischiare di restare senza un posto per la notte e traghetterò domani, riposato e pulito.
La Svezia meridionale è bella tanto, meriterebbe di essere fatta con calma, ma la strada è come una calamita che attrae con forza.
Domani mi fermo al Camping in Danimarca e vedo poi a che ora partire martedì, verso casa.

Percorso odierno
4 giugno 2018, lunedì

Alle 11 al porto di Göteborg, un caldo da Sicilia.
Ho dovuto denudarmi fino alla cintura, poi stasera in camping ho fatto la doccia e mi sono ritrovato rosso fuoco, ma ho la pellaccia robusta.
Nell'attesa ho anche fatto fare bella figura all'Italia, una signora svedese scendendo dall'auto ha perduto la carta di credito, l'ho ritrovata per caso e ho capito dalla targa della sua Duster che era sua, c'era lo stesso nome di località.
Quando è tornata, dopo 3 ore, io mi ero spostato e vedendola da lontano mi sono avvicinato dicendole: Madame Kathrine?
E' rimasta un po' sulle sue, mi aveva visto mezzo nudo prima e forse mi aveva preso per uno di quelli brutti, sporchi e cattivi.

Ma se non altro ero partito senza tatuaggi sui bicipiti (quando conobbi Oscar, che purtroppo non c'è più in seguito a un incidente in moto, fui costretto a sfidarlo a braccio di ferro per lavare l'onta: mi aveva soprannominato Dentista Fighetto su BMW; nonostante lui avesse quasi vent'anni in meno e fosse certamente più forte lo demolii psicologicamente ripetendogli continuamente che gli avrei rotto il braccio e la bandana, la canottiera, i due tatuaggi sui bicipiti che mi ero messo, di quelli che usano i bambini da inumidire, fecero il loro sporco lavoro (vittoria per 3 a 0 per me; ne nacque una bella amicizia).

Quando le ho consegnato la sua carta, Kathrine mi ha fatto un sorrisone dicendo: "Mille krazzie !!!".

In nave per passarmi il tempo sono andato al ristorante, per 27 euro si può mangiare a volontà.
Tre tipi di pesce, contorni vari, un bicchiere di vino rosso, uno di vino bianco, ottimi, poi un dolcetto, poi un caffè, cosa che non faccio mai al pomeriggio.

Ho osservato la gente che faceva la spola, come me del resto, fra il tavolo e i banchi pieni di ogni ben di Dio:

I bambini: bellissimi, come in tutto il mondo.
Le ragazze: se sono belle sono veramente belle.
Le mamme: in genere più giovani delle nostre, ma anche meno curate, un po' sciatterelle, e molte già ciccioncelle.
Le signore di mezza età: la maggioranza troppo grasse e poco eleganti, alcune splendide.
Le vecchie: lasciamo perdere.
I mariti delle vecchie: grassi e panciuti, rinco in gran parte, ma che avete fatto tutta la vita? Lavorato di giorno, con un rispetto quasi maniacale delle regole, bevuto alcolici la sera e nei fine settimana, ma non capite che siete ridotti da schifo, per lo più?

Facevano meglio se si fossero comprati una moto.
Notare: forse buona parte più in tenera età del sottoscritto.

Domattina parto, quando gli uccellini mi sveglieranno: so che ce n'è tanti perché qui sono già venuto, ma si vede anche bene quanti ce n'è contando le cacche sulla mia macchina: uno schifo.

Percorso odierno
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Martedi 5 mi sono svegliato verso la una e sono partito, ma poi ho dormito 3 ore e altre 3 verso sera poco prima dell'Austria.
Amburgo 1 ora in coda, meglio arrivarci di notte.

Sono arrivato a casa mercoledì 6 verso le 10.

Integra ha segnato litri 3,2 per 100 km di media: stando sul sicuro siamo intorno ai 30 km. ogni litro.
Golf+carrello ha segnato litri 6,4 per 100 km di media: qui siamo sui 15 km. ogni litro.
Entrambi ottimi risultati, direi.
(Integra 750 DCT - Km. 4700 alla partenza, 9700 all'arrivo)
(Golf VII 2013 1,4 benz DSG 122 CV - Km. 142.000 circa alla partenza, + 3.830 circa all'arrivo).




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