Maggio 2018, venerdì 25.
La moto ha raggiunto ieri i 4.700 km. tondi tondi di percorrenza, dopo il girello scandaolio e il pieno.
Partirò con buon margine rispetto al tagliando previsto a 12mila e con buone speranze riguardo le gomme di primo equipaggiamento.
Tutto inizierà con una cinquantina di chilometri in territorio Danese, da Frederikshavn a Hirtshals, dove mi imbarcherò per Kristiansand, Norvegia.
La nave salpa alle 11:45 di domenica.
Ho fatto progetti, studiato percorsi, tappe e soste; ma come ogni anno credo che finirò per improvvisare, per cui quanto ho annotato più sotto nei mesi scorsi vale come intenzione e nulla di più: uno dei vantaggi del girare in solitaria, poter improvvisare in ogni momento.
Viaggiare in Scandinavia è dispendioso, cercherò per quanto possibile di contenere i costi senza rinunciare a ciò che mi piace fare: stare in moto tutta la giornata, evitare alberghi e ristoranti, dormire in campeggio, se possibile in tenda altrimenti utilizzando gli Hytter, mi arrangerò per mangiare mattina e sera, a mezzogiorno vedrò: sosta a bordo strada o cafeteria, dipenderà soprattutto dalla stagione e dalla temperatura.
Il piccolo vano sottosella contiene quanto può servire in caso di foratura (minicompressore 12 Volt e liquido stoppabuco, oltre a tre viti di misure diverse adatte a fare da tappabuco sprint), una piccola torcia, una batteria ricaricabile in movimento (20000 mAh Lightning Power Bank) tramite la presa 12V di serie, situata appunto nel vano, per aiutare telefono e modem portatile in mancanza di corrente 220 volt a fine giornata.
La tenda e l'occorrente per la notte occupano una sacca floscia posta trasversalmente sulla sella posteriore, lasciando libero l'accesso al serbatoio e al baule.
Borse laterali e baule contengono tutto il resto del bagaglio, ridotto all'osso:
abbigliamento per il dopo-moto e per il gran freddo nella sinistra, tutto per la cucina nella destra;
nel baule un bel po' di cose, dal PC all'occorrente per la pioggia, dal lubrificante catena all'acqua fresca, le provviste per la cena e la colazione del mattino dopo e altro: l'unico vano cui accedere durante la giornata, salvo imprevisti.
Niente GPS per moto (porterò quello dell'auto solo per eventuale ricerca camping/alberghi/stazioni di servizio): mi basta una cartina della Norvegia e una della Scandinavia.
Niente borsino da tunnel, troppo ingombrante.
Niente paramani.
Ho fatto controllare la catena presso l'officina Honda (Wing Riders, Bo): era un pelo lenta.
Filmato in parte girato nel viaggio 2014 con l'amico Oscar,
con le sue due motononnette.
La R 80 GS Basic affidata a me fu un tempo mia.
La acquistai nuova nel 1998 e la tenni fino al 2012,
cedendola poi ad Oscar.
Nel 2017 Oscar se ne andò per sempre, portando con sé
Marinella, in seguito ad un incidente.
Il viaggio del 2014 in sua compagnia resta uno dei ricordi
più belli.
Marzo 2018
Ho ripreso il progetto di dicembre: in solitaria, moto(+tenda)+auto e rimorchio.
Inizio e fine: Frederikshavn-DK, dove auto e carrello resteranno ad aspettarmi nel Camping Nordstrand.
L'utilizzo di auto e carrello mi permette di evitare due pernottamenti in albergo in Germania.
Partirò da casa sabato 26 maggio prima dell'alba per cavarmi dalle scatole in fretta la A22.
La nave (Fjordline) parte da Hirtshals (a circa 50 km.) domenica 27 alle 11:45 e arriva a Kristiansand alle 14:00.
Una seconda nave (Color Line, più cara e più lenta) parte alle 12:15 e arriva alle 15:30.
Poi ancora alle 18:00 (arrivo 20:15) e alle 20:45 (Arrivo 23:59), si vedrà, basta nulla per ritardare sul programma (per questo non prenoterò e mi costerà qualcosa in più, ma non voglio essere in affanno).
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Kristiansand (N) |
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(1)Kristiansand - (13)Vardø |
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(1)Kristiansand - (16)Vardø |
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(1)Vardø - (18)Göteborg |
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(1)Vardø - (16)Larvik |
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Una delle navi Hurtigruten che fanno servizio tutto l'anno e tutti i giorni da Bergen a Kirkenes e viceversa |
Guadagnerei un giorno e circa 560 km, ma va bene in qualsiasi modo, la strada 98 da Tana a Lakselv merita sicuramente.
Il tratto svedese/finlandese fa comodo per ridurre la durata del viaggio: limiti più alti, strade più dritte e di conseguenza percorrenze giornaliere maggiori.
Un bel viaggiare, ma meno affascinante della Norvegia in generale.
Il percorso in moto è di circa km. 5.750 per 10 giorni di viaggio e 9 pernottamenti.
Il trasferimento autostradale in auto circa km. 3.750 per 55/58 ore fra andata e ritorno comprensive di soste (benzina, sonno, un po' di movimento, in pratica circa 24 ore di guida e 5 di sosta e altrettanto al ritorno, media in movimento 75/78 km/h).
Aiutano molto il mantenitore di velocità dell'auto, il cambio automatico, il climatizzatore.
Pernottamenti in camping, utilizzando i bungalow in legno (Hytter) presenti ovunque in tutta la Scandinavia.
Due ottime ed economiche sistemazioni: Norge2000
A meno di essere particolarmente stanco, in quel caso mi permetterò un bungalow con servizi interni.Norge012: quasi una villetta, con soggiorno e servizi e giardinetto recintato - Mi costò solo Nok 700 |
Sorpresa mattutina !!!! |
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Svezia012: sosta pranzo a bordo strada |
La cosa migliore sarebbe, possibilmente, percorrere almeno la metà della distanza prevista nella giornata prima della sosta pranzo.
Una sosta al pomeriggio per acquistare il necessario per la cena e per la prima colazione (filetti di merluzzo o salmone surgelato, pane, latte, frutta, verdura), approfittando per far fuori una banana o una mela o un bel Magnum, poi avanti fin verso le 18:30 o anche oltre, in base a stanchezza, situazione meteo, zona più o meno dotata di attrezzature per la notte.
Sistemazione per la notte, cena, aggiornamento del diario di viaggio su questa pagina, posta, internet, un'occhiata alle ultime notizie, alle foto e ai filmati del giorno, ai Forum che frequento, alle previsioni meteo per il giorno dopo e per quello successivo nel caso decidessi per la tenda; a nanna dopo una bella doccia bollente e un saluto a casa.
Sveglia interna automatica puntata intorno alle 5,30 per spegnere la sveglia del telefono impostata sulle 5,40, ma succede che mi possa svegliare alle 3 e in quel caso se il tempo è bello preferisco partire e fare una o due soste supplementari durante la mattinata per qualche minuto di sonno sdraiato sull'erba, in genere con casco in testa, mentre la moto mi veglia come il cavallo di un cowboy stanco di cavalcare.
Una volta rodato, verso il terzo giorno, riesco a partire al mattino entro un'ora e mezza dalla sveglia o prima ancora.
Dormendo in tenda un po' di più, una mezz'oretta.
In genere intorno al secondo/terzo giorno risistemo il bagaglio nel modo più logico, anche dopo tanti anni la sistemazione migliore la si azzecca solo durante il viaggio.
Una breve sosta ogni massimo due ore per muovermi o per fare rifornimento, insistendo oltre è facile perdere attenzione.
Qualche sosta per fotografare e telefonare a casa, mi preme tranquillizzare Giovanna ed essere pure io tranquillo, ho tre figli e quattro nipoti.
Conosco ogni metro di quelle strade per averle percorse tante volte, ricordo dove rifornirmi, dove fermarmi per la notte, dove poter fare uno spuntino al caldo.
La moto sarà equipaggiata con borse laterali e bauletto di fornitura Honda.
Resta la possibilità di utilizzare la sella posteriore per una sacca o un borsone floscio, obbligatorio nel caso decidessi di portare la tenda e un materassino; ma utile in ogni caso, le borse laterali Honda non sono mostri di capienza e hanno una forma interna irregolare.
Rinunciando alla tenda potrei eliminare il baule e disporre la sacca in senso antero-posteriore su portapacchi e sella posteriore.
Non amo i bauli sospesi dietro e potrei forse anche mettere la sacca trasversalmente sulla sella posteriore e mantenere il piccolo borsino Touratech sul portapacchi (borsino estensibile che già usavo su R1200GS 012 e R F800GS 016), molto comodo non avendo la borsa da serbatoio.
Ma devo ammettere che un baule chiuso è ancor più comodo e molto capiente.
Acquisterò un set di riparazione tubeless, ho già un piccolo compressore 12 V, credo che prenderò anche una bomboletta gonfia&ripara.
Resto convinto che la migliore attrezzatura per emergenze in una moto moderna in quei luoghi sia ..... il telefono.
Previsione spese:
Benzina 850 - (circa 230 litri la moto, circa 270 litri l'auto con rimorchio x € 1,7 di media)
Pedaggi vari 120 - (autostrada Italia e Austria)
Traghetti 150
Traghetti interni 50
Alimentazione 200
Dormire 550 - (o meno optando per la tenda)
Parcheggio auto 100 - (Camping Nordstrand Frederikshavn - Dk)
Parcheggio auto 100 - (Camping Nordstrand Frederikshavn - Dk)
Varie 180
Namsskogan (N) - 2005 - 2008 - 2012 |
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Una "bellezza" locale - Kautokeino - 2011
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Il bancomat serve per i prelievi di contante locale, per tutto il resto uso la VISA.
Il contante locale può servire per i camping a conduzione familiare, ormai rari, senza terminale.
Smartphone Vodafone utilizzabile anche come hotspot wi-fi.
Smartphone TIM d'emergenza, pure lui potenziale hotspot.
MacBookPro 13.
Dispositivo Vodafonemobile indipendente con due SIM (una di scorta) per creare rete wi-fi (sempre più frequente poter usare il wi-fi dei camping gratis, quando va).
Fotocamera Panasonic DMC-TZ7 Lumix.
Videocamera Drift HD 1080P, attacco sul lato destro del casco.
Cavalletto leggero estensibile.
Garmin Nuvi GPS per auto (solo per eventuale ricerca benzina e camping / alberghi).
Power Bank 20000 mAh (valido per tutto meno il Pc, che comunque arriva a durare 6/7 ore).
Caricabatteria AC per tutti gli oggetti detti.
La moto dispone di serie di una presa accendisigari 12 Volt situata nel portaoggetti sottosella, gradita.
Giacca due strati Spidi GT Pro 2007, vissuta ma ancora valida, necessita di un ulteriore strato antipioggia esterno in caso di pioggia insistente o/e violenta (non ci si bagna ma trattiene ettolitri d'acqua che creano un laghetto imbarazzante entrando in un locale, oltre al peso, ma quando smette la pioggia si asciuga velocemente).
Pantalone Dainese 2011 due strati con antipioggia esterno, effettivamente impermeabile anche con pioggia continua.
Non utilizzo da qualche anno l'interno invernale né per giacca né per calzone, odio sentirmi goffo e impacciato e sopporto abbastanza bene il freddo (il mio compagno di Norge06, Danilo su V-Strom 1000, era convinto fossi figlio di un'orsa polare).
Completo in due pezzi Salewa da indossare sulla pelle, sottile ed efficace, mutande in cotone.
Maglia Salewa sottile ma molto valida, aperta con una zip anteriore, collo alto.
Per il freddo eccezionale mi porto l'interno antivento del mio traforato Spidi da indossare sopra alla maglia e una maglia di lana di medio spessore con collo alto in caso di freddo ancor maggiore, in genere torna a casa ancora imbustata.
Scaldacollo Decathlon.
Completo spezzato antipioggia Spidi H2 Life Rain 2017, giacca fluo, calzone nero: il completo da pioggia è anche un buon aiuto contro il freddo, inoltre essere pronto alla pioggia in ogni momento mi spinge a partire già attrezzato con meteo incerto.
Completo molto valido, aderente, non svolazza, facile da far scivolare indossandolo e gli stivali passano senza problemi.
La giacca chiude molto bene a livello del collo e dei polsi.
Il pantalone è di un tessuto più sottile ma altrettanto valido.
Amo guidare sotto la pioggia (ma preferisco il sole).
Calze tubolari da palestra, non ho più i cilindroni del boxer ma Integra offre un buon riparo.
Guanti Tucano Urbano Tetris 2018: doppio guanto con interno sfilabile, anulare e mignolo uniti nel guanto esterno.
Non ho ancora potuto valutarli con la pioggia ma come mantenitori di calore sono superiori ai BMW.
Guanti BMW Pro Winter 2 2011 come ricambio, ottimi come comfort e con la pioggia.
Guanti BMW GS Dry 2012 per stagione intermedia, validi da poco sotto i 10 e fino a 25 gradi.
Non facendo la Germania non porterò i guanti BMW GS Pro estivi.
Guanti da pioggia Dainese con un vecchio guanto Spidi mezza stagione già posizionato all'interno.
Li indosso solo se la pioggia insiste davvero, ma li porto sempre nel sacchetto della tuta da pioggia.
La moto è dotata di manopole riscaldabili elettricamente su 5 livelli di potenza.
Le mani sono il punto debole per il mototurista: i guanti Tetris hanno una tasca interna per un cuscinetto riscaldante (mai sentita questa necessità).
Casco Shoei Neotec 2013 bianco, visierino antifog.
Ben aerato, posso tenerlo per ore senza sentire la necessità di toglierlo.
Sottocasco in seta.
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Karasjok - 2010 |
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La mia è quella a sinistra - 2010 - A destra quella di Luca, mio compagno di viaggio anche nel 2007 e nel 2011 |
Ho l'abitudine di tenere spesso la visiera un po' sollevata e gli occhiali sono una sicurezza per insetti e sassi lanciati dagli altri veicoli.
A tal proposito ricordo una vespa (di certo un 200, non certo un cinquantino) che si infilò nel sottocasco e prima di finire con una drammatica morte squizza mi cacciò punture da urlo in faccia.
Lo spazio in lunghezza del vano posteriore dell'auto abbattendo l'intero schienale del sedile posteriore mi sta un po' corto ma risolvo dormendo di traverso, testa verso lo schienale del sedile anteriore sul lato destro dell'auto e piedi sul lato sinistro, contro il portellone, ginocchia un po' piegate.
L'auto una volta ferma si raffredda molto in fretta e superato Hamburg di notte può fare parecchio freddo: sacco notte di piumino d'oca con cappuccio.
In genere dormo al bisogno, appena ho la sensazione di averne necessità, mezz'oretta è sufficiente per rimettermi in forma, normalmente raggiunto il confine con la Danimarca ho bisogno di circa due ore di sonno continuo e per riposare devo stare ben caldo.
Le soste in Danimarca sulle autostrade sono particolarmente tranquille, con spazi abbondanti.
In Germania invece gli autotreni sono molto invadenti e spesso disturbano, specie quelli con i freezer che vengono alimentati con un motore diesel spesso molto rumoroso.
L'ultima dormitina in genere la faccio fuori dal Camping in attesa dell'apertura dell'ufficio alle 8.
Sistemata l'auto, scaricata la moto dal carrello, sistemato il bagaglio sulla moto, una bella doccia bollente e barba e via su due ruote.
Rivesto i due sedili anteriori con due coperte bianche fatte su misura, regalo dall'Amico Oscar in occasione del Norge014 insieme; mangiucchiando e bevendo durante la guida costituiscono una sicurezza per la tappezzeria dei sedili, micidiale ad esempio il cioccolato fondente che consumo a volontà e i biscotti rivestiti di cioccolata.
Porto anche un aspirapolvere a 12V e ho dei tappetini in gomma (per poterli lavare: entrando nei bagni in autostrada è normale calpestare residui di urina, anche se in Germania quelli a pagamento sono più puliti e parte dell'importo viene poi recuperato come sconto al bar, da alcuni anni).
Per tornare i tempi in autostrada sono gli stessi, ma il viaggio in genere mi pesa un po' di più, sembra più lungo, non ho la spinta che ho all'andata (mi succede anche in moto quando decido di non usare il carrello).
In genere al ritorno la necessità di una dormita di due/tre ore si presenta in zona Brennero, poi via a casa.
Rispettando il programma dovrei iniziare il viaggio di ritorno in autostrada nella mattinata di mercoledì 6 giugno, dipende dall'orario dell'imbarco (martedì 5 sera o mercoledì mattina), si vedrà.
Ma inutile darlo per certo, in un viaggio del genere qualche imprevisto è da mettere in preventivo.
Non lavorando più il problema è secondario, quando lavoravo tenevo comunque tempo fino al lunedì successivo per godere sulle mie strade della particolare fluidità di guida che si acquista dopo un viaggio simile, dato che nello spazio di qualche settimana si torna alla normalità.
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Vardø |
Dicembre 2017
Giovedi 14 ho ritirato la Honda Integra S m y 2017.
La moto di Scandinavia018, nelle mie intenzioni.
Ho perso il conto di quante volte ho viaggiato in Scandinavia, a cominciare dagli anni 70 in cui andavamo in camper con i bambini, poi dall'85 in moto.
Credo non meno di 30 o forse più vicino a 35, dato che ci sono stati anni in cui sono andato in primavera e sono tornato a fine estate.
Ed ogni anno durante il viaggio la testa era già all'anno successivo.
Le possibilità per il viaggio 2018 al momento sono quattro:
- viaggio in solitaria tutto in moto
- in solitaria auto + moto
- viaggio auto + moto in compagnia di mia moglie
- con due moto in compagnia di un amico